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lavanderia a gettoni nel centro di Alès |
I panni sporchi, si sa, si lavano in famiglia. In mancanza di famiglia e/o
di lavatrice, una lavanderia a gettoni farà al caso vostro.
Nel corso dei miei soggiorni
all’estero, tra l’
Erasmus Wolverhampton e gli otto mesi a Toronto, avendo accumulato,
mio malgrado, una discreta esperienza di lavanderie pubbliche, posso assicurarvi che sono un vero strazio.
Oltre ad avere prezzi salati, spesso e volentieri sono
affollate e ti tocca aspettare che si liberi una lavatrice. Se poi ci si dimentica di portarsi qualcosa da
leggere durante il lavaggio e si decide di andare a fare un giro per ingannare l’attesa, è indispensabile calcolare bene i tempi del ritorno: il rischio è di ritrovarsi
mutande e calzini gentilmente ammucchiati da qualche sconosciuto sul piano d’appoggio
di una lavatrice, il cui stato di pulizia è quantomeno dubbio.
La biancheria che ho
trovato nella mia residenza quando sono arrivata a Alès, lasciata
con ogni probabilità da un precedente inquilino, ha dovuto aspettare ben due
settimane prima che trovassi il tempo/coraggio/voglia di portarla nella
lavanderia pubblica più “vicina”, a due chilometri da casa, per un bagnetto
purificante, a 90°C.
Con solo 7.40€ per
il lavaggio e 1€ ogni 10 minuti per l'asciugatura, lenzuola, asciugamani e coperte sono
ora puliti e asciutti. Le tasche anche.
In ogni caso, sono
contenta che, finalmente pulito, profumato e riorganizzato,
il mio appartamentino a Bellevue cominci ad assumere effettivamente le sembianze di uno
spazio abitato… da esseri umani!
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angolo cottura prima... |
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... e dopo la cura |
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"Tipici acquisti di un'italiana all'estero" by Sara Liuxde |
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in principio era il casino... |
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lo studio-sala da pranzo |
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il soggiorno-camera da letto |
Ho anche applicato alcuni adesivi floreali alle finestre e allo specchio del bagno, e devo dire che l'effetto finale non è niente male.
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Fiori e panni, Sara Di Pietrantonio. Adesivo su vetro, cotone su stendino. Alès, 2011. |
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insetti in bagno... brrrrr |
Per sentire ancora di più l’atmosfera accogliente di casa, domenica scorsa mi sono cimentata ai fornelli (o meglio, alle piastre elettriche) nella preparazione di un manicaretto: la ratatouille!
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nuovelle cuisine: sale alle verdure |
Stava procedendo tutto per il meglio: il soffritto di cipolla sprigionava quel suo aroma che fa tanto “buona cucina”, la verdura friggeva al punto giusto, mi sentivo una novella Julie Powell mentre pensavo già a come avrei raccontato questa ricetta sul blog, quando a un certo punto, assorta nelle mie fantasie, non mi accorgo che il coperchio del barattolino del sale si sta aprendo!!! Niente da fare: il sale finisce per metà nella padella! Inutile cercare di eliminarlo... non ci sono riuscita del tutto...
Ho accompagnato questo “piatto” con la Brandade di Nimes. La brandade è un… uhmm… intruglio!, fatto con baccalà e altri ingredienti nuotanti non identificati, ridotti in poltiglia e spalmabili sul pane tostato. Insomma, di male in peggio...
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Specialità gastronomiche di Nimes:
Brandade, fougasse e un tipo biscotti croccanti
alle mandorle di cui mi sfugge il nome. |
Ormai è chiaro che la prossima volta, per sentirmi a casa, la ricetta sarà una sola: pizza! ;)
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la faccia felice di Sara davanti in una pizzeria italiana a Nimes |
10 commenti:
i fiori e le farfalle sono bellissimi... ma cosa hai usato la carta adesiva? o cosa? peccato per i tuoi manicaretti, parlaci un po' dei prodotti tipici...un bacio!
Ciao Anonimo! Chi sei? :) Comunque grazie del commento! i fiori e le farfalle sono proprio degli adesivi per decorare i muri gli specchi...
Anche a me piacciono tantissimo i tuoi fiori e le tue farfalle, però secondo me sto sale porta sfiga, non l'ho buttà più per terra quando ti si rompono le bottiglie dell'olio!...e tra le modifiche apportate, promuovo a pieni voti il nuovo carattere scelto per il Blog...un bacione
Grazie Martocchia!Ok, sto sale lo butto tutto facciamo prima va! :D
Mi hanno detto che il carattere rende difficile la lettura, invece a te piace così?
IL SALE FA VENIRE LA PRESSIONE ALTA!
e mi sa che durante 'sto comenius ne avremo già di per noi! Bella la tua casetta! Cecilia
Grazie del commento Cecilia! :*
bella quella pizza! mai vista una pizza così in francia! ma quanto diamine ti è costata? 20 euri???
betta cian
No, costava un prezzo normale, tipo 7 euro, ma ero stata invitata. Sulla pizza c'era rucola pomodorini salmone e mozzarella. Che buona, porca miseria!
ahahah sa geniale come sempre...
Eva
Che bella "casètte"!!
Un bacione
Claudia
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